Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Bernart de Ventadorn
BdT 70.25, Lancan vei la folha

vv. 61-70
Ben es dreihz qu'eu planha, / s'eu pert per mon orgolh / la bona companha / e·l solatz c'aver solh. / Petit me gazanha / lo fols arditz qu'eu colh, / car vas me s'estranha / so qu'eu plus am e volh. / Orgolhs, Deus vos franha, / c'ara·n ploron mei olh.


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
AMORamaramproprioI - Amante
ANIMUSarditarditzproprioI - Amante
BONUSbonbonaproprioA - Amato/amata
SOCIUScompanhiacompanhatraslatoA - Amato/amata
SPATIUMestranharestranhaproprioA - Amato/amata
INSANUSfolfolstraslatoI - Amante
OCULUSolholhproprioI - Amante
SUPERBUSorgolhorgolhproprioI - Amante
PERDEREperdreperttraslatoI - Amante
QUERIplanherplanhaproprioI - Amante
FLEREplorarploronproprioI - Amante
PLACEREsolatzsolatzproprioI - Amante
VELLEvolervolhproprioI - Amante




Commento:

L'orgolh si trova questa volta dalla parte dell'amante, non, come più spesso, dell'amata (il fol arditz, 'gesto folle e ardito', in cui l'orgoglio si concretizza è, a quanto pare, la schiettezza con cui egli le si rivolge all'amata: cfr. la cobla precedente, vv. 49-60; nella successiva, invece, ai vv. 77-78, orgolh folatge identificheranno, insieme a vilania, l'atteggiamento di coloro che vorrebbero spingere l'amante a separarsi dall'amata): si tratta, in ogni caso, di un ostacolo determinante al rapporto d'amore.