Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Guglielmo IX
BdT 183.8, Molt jauzions mi prenc amar

vv. 37-42
Si·m vol midons s'amor donar, / pres soi del penre e del grazir / e del celar e del blandir / e de sos plazers dir e far / e de son pretz tener en car / e de son laus enavantir.


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
AMORamoramorproprioA - Amato/amata
SERVUSblandirblandirtraslatoI - Amante
CELAREcelarcelarproprioI - Amante
LAUSlauslausproprioA - Amato/amata
VIRmidonsmidonstraslatoA - Amato/amata
VIRTUSpretzpretzproprioA - Amato/amata
VELLEvolervolproprioA - Amato/amata




Commento:

L'io-lirico si dice pronto, qualora l'amata gli conceda il proprio amore, a comportarsi come un perfetto amante cortese, secondo una precettistica poetico-amorosa che si imporrà, si badi, solo nei decenni successivi - 'celare', 'blandire', 'dire e fare quanto a lei piaccia', 'adorare il suo pregio', 'fare avanzare la sua reputazione', secondo la traduzione di DI GIROLAMO 2014) - e di cui si avrebbe qui un'attestazione prototipica.