Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Lorenzo Mainini
Chrétien de Troyes
Erec et Enide

vv. 1-3
Li vilains dit an son respit / que tel chose a l'an an despit, / qui mout vaut miauz que l'an ne cuide.


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
DICERErespitrespit proprioI - Villano/villana
RUSvilainvilainsproprioI - Villano/villana




Topos:Topica dell'esordio - “chi possiede la sapienza ha il dovere di comunicarla agli altri”






Commento:

Il villano viene qui assunto come esempio di proverbiale saggezza, significativamente ad incipit del romanzo (cfr. ALTIERI 1976), con l'intento d'avvalorare l'auctoritas del narratore. Il brano va letto in sinossi coi vv. 20-22, dove si stabilisce la contrapposizione tra il racconto di Chrétien e le narrazioni giullaresche