Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Giuseppe Mascherpa
Marco Polo
Devisement dou monde

F 58 8-9
Et voç di que se un forester li vient a sa maison por hebergier, il en est trop liés: il conmande a sa feme qu'elle face tout ce que le forestier vuelt et il se part de sa maison et vait a fer seç fait et demore deus jors ou trois; et le fo‹re›ster demore avec sa feme en la maison et fait a sa volunté et jut con elle en un lit, ousi com ce elle fusse sa feme, et demorent en gran seulas. Et tuit celz de ceste cité et provence sunt auni de lor feme: mes je voç di qu'il ne le se tienent a vergogne.


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
DEDECUShonirauniproprioA - Esotico
DEDECUSvergoignevergogneproprioA - Esotico
A - Politeista




Commento:

La questione della poliandria attira l'attenzione di Marco Polo, che registra con dovizia di dettagli il costume dell'ospitalità sessuale presso alcuni gruppi etnici dell'Asia centrale (Kumul) e meridionale (Yunnan); il veneziano è colpito in particolare dalla naturalezza con cui gli indigeni gestiscono quella che per loro è una pratica propiziatoria, ma che, agli occhi di un cristiano occidentale, non può che apparire come un ribaltamento del sistema di valori.

Neppure l'intervento repressivo di Mongu Khan (F 58 11-15), presentato da Marco - quanto plausibilmente? - come il difensore dell'ortodossia matrimoniale, era riuscito a sradicare l'usanza (cf. YULE 1903, I, p. 191; BURGIO, SIMION 2015, Lemmario, s.v. Chamul, a cura di S. Simion e E. Burgio; BURGIO, SIMION 2018, c.s.).