Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Bernart de Ventadorn
BdT 70.42, Can vei la flor, l'erba vert e la folha

vv. 1-4
Can vei la flor, l'erba vert e la folha / et au lo chan dels auzels pel boschatge, / ab l'autre joi, qu'eu ai en mo coratge, / poya mos chans; e nais e creis e brolha.


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
AUDIREauzirauproprioI - Amante
CANEREcantchansproprioI - Amante
I - Poeta
CORcoratgecoratgetraslatoI - Amante
GAUDIUMjoi(a)joiproprioI - Amante
VIDEREvezerveiproprioI - Amante




Commento:

Sensazioni visive e uditive della primavera si sommano alla gioia interiore dell'amante: ne scaturisce il canto.

Al v. 4 la lezione poya mos chans è proposta dall'ed. Appel soltanto in nota (a testo dobla mos jois), ma pare decisamente preferibile (cfr. LAZAR 1966, p. 244).