Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Giacomo da Lentini
Amando lungiamente

vv. 1-14
Amando lungiamente, / disïo ch'io vedesse / quell'ora ch'io piacesse / com'io valesse a voi, / donna valente. / Meravigliosamente / mi sforzo s'io potesse / ch'io cotanto valesse, / c'a voi paresse lo mio affar piacente. / Vorria servire a piacimento / là 'v'è tutto piacere, / e convertire lo meo parlamento / a ciò ch'eo sento: / per intendanza de le mie parole / veggiate come lo meo cor si dole.


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
MOSaffareaffartraslatoI - Amante
AMORamareAmandoproprioI - Amante
CORcuorecortraslatoI - Amante
CUPEREdesiaredisïoproprioI - Amante
QUERIdolersidoleproprioI - Amante
MULIERdonnadonnaproprioA - Amato/amata
AUDIREintendenzaintendanzaproprioA - Amato/amata
SPATIUMlàlàproprioA - Amato/amata
MIRABILIAmeravigliosoMeravigliosamentetraslatoI - Amante
DICEREparlamentoparlamentoproprioI - Amante
I - Poeta
DICEREparolaparoleproprioI - Amante
I - Poeta
PLACEREpiacentepiacenteproprioI - Amante
PLACEREpiacerepiacereproprioA - Amato/amata
PLACEREpiacimentopiacimentoproprioA - Amato/amata
SENTIRIsentiresentoproprioI - Amante
SERVUSservireserviretraslatoI - Amante
VISsforzaresforzoproprioI - Amante
VIRTUSvalentevalenteproprioA - Amato/amata
VIRTUSvalerevalesseproprioI - Amante
VIDEREvedereveggiateproprioA - Amato/amata
VELLEvolereVorriaproprioI - Amante




Commento:

Notando che là ’v’è tutto piacere (v. 10) è espressione che ricalca la localizzazione polare dell'amata in molta lirica trobadorica (il lai, contrapposto al sai, 'qui', luogo dell'amante: naturalmente i due poli sono in genere tra loro irraggiungibili e in tensione costante), soprattutto nel capostipite riconosciuto di questa poetica Jaufre Rudel, l'editore si chiede se l'avverbio lungiamente enfaticamente in rima al primo v. non sia da intendere in senso spaziale (dunque come reminiscenza del celeberrimo amor de lonh) piuttosto che temporale (ed. Antonelli, p. 268).