Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Guglielmo IX
BdT 183.7, Farai un vers de dreit nien

vv. 31-36
Anc non la vi et am la fort; / anc no n'aic dreit ni no·m fes tort; / quan no la vei, be m'en deport; / no·m prez un jau: / qu'ie·n sai gensor e belazor, / e que mais vau.


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
AMORamaramproprioI - Amante
PULCHERbelbelazorproprioA - Donna
IUSdrechdreitproprioI - Amante
A - Amato/amata
PULCHERgengensorproprioA - Donna
INIURIAtorttortproprioI - Amante
A - Amato/amata
VIRTUSvalervauproprioA - Donna
VIDEREvezerviproprioI - Amante
A - Amato/amata




Commento:

Per la serie di negazione, cfr. le strofe precedenti e le nn. di commento relative.

La sostituzione di un amore insoddisfacente con un altro "più bello / e di maggior valore" (vv. 35-36) costituisce il prototipo della chanson de change, tipologia che godrà di una certa fortuna presso i trovatori delle generazioni successive.