Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Jaufre Rudel
BdT 262.2, Lanquan li jorn son lonc en mai

vv. 12-14
tant es sos pretz verais e fis / que lai el reng dels sarrazis / fos ieu per lieis chaitius clamatz!


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
MISERcaitiuchaitiusproprioI - Amante
PERFECTUSfinfisproprioA - Amato/amata
SPATIUMlailaiproprioA - Amato/amata
A - Musulmano/musulmana
VIRTUSpretzpretzproprioA - Amato/amata
MAHOMETANUSsarrazinsarrazisproprioA - Musulmano/musulmana
VERUSveraiveraisproprioA - Amato/amata




Commento:

Non è chiaro - e la questione ha fatto scorrere i proverbiali fiumi di inchiostro - quale sia il rapporto di Jaufre Rudel con il "regno dei Saraceni" e i suoi abitanti (cfr. la menzione, seppure soltanto contrastiva rispetto alla propria amata, di una donna juzeva ni sarrazina, BdT 262.5, v. 17; piuttosto singolarmente - ma non mi pare che la circostanza sia stata mai segnalata - in entrambi i casi l'alterità etnica è inserita in un'espressione funzionale ad affermare iperbolicamente dell'eccellenza dell'amata), né se il trovatore si riferisca con tale formula alla Terrasanta, come ritiene la maggioranza della critica, oppure alle terre governate dagli Arabi nella Penisola iberica.