Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Jaufre Rudel
BdT 262.1, Belhs m'es l'estius e·l temps floritz

vv. 36-42
Mielhs mi fora jazer vestitz, / que despolhatz sotz cobertor: / e puesc vos en traire auctor / la nueit quant ieu fui assalhitz. / Totz temps n'aurai mon cor dolen, / quar aissi·s n'aneron rizen, / qu'enquer en sospir e·n pantais


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
CORcorcortraslatoI - Amante
RIDERErirrizenproprioA - Avversario/Avversaria




Commento:

Pur con interpretazioni assai divergenti tra loro (cfr. nota di commento ai vv. 8-11 di questo stesso componimento), la maggior parte della critica è concorde nel vedere adombrato in questa strofa un aneddoto personale di assalto notturno (non è da escludere una possibile influenza del racconto di quello, ben più circostanziato, di Abelardo).