Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Bernart de Ventadorn
BdT 70.18, E mainh genh se volv e·s vira

vv. 16-21
Si tot ma domna·m sostrai, / ja de re no·m clamarai; / car es tan pur' e tan fina / que ja no creirai, / si de so tort li quer plai, / que merces no l'en prenha.


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
MULIERdomnadomnaproprioA - Amato/amata
PERFECTUSfinfinaproprioA - Amato/amata
MISERICORDIAmercemercesproprioA - Amato/amata
IUSplagplaitraslatoI - Amante
A - Amato/amata
PERFECTUSpurpur'proprioA - Amato/amata
QUAEREREquerrequerproprioI - Amante
TOLLEREsostrairesostraitraslatoA - Amato/amata
INIURIAtorttortproprioA - Amato/amata




Commento:

Malgrado l'atteggiamento prevaricatore dell'amata nei suoi confronti (v. 16), l'amante afferma la propria incrollabile fiducia nella possibilità di trovare in lei merce: ne sarebbero garanzia, come di consueto nella lirica romanza medievale, le virtù morali che ella possiede (v. 18; che tale fiducia sia mal riposta viene in genere espresso nel seguito del componimento, ma non in questo caso).