Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Thibaut de Champagne, roi de Navarre
RS 1440, Je me cuidoie partir

vv. 14-18
vueil qu'ele me truist baut / sanz guiler et sanz mentir; / mès se je puis consivir / le cerf, qui tant puet fouir, / nus n'est joianz a Thiebaut.


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
GAUDIUMbautbautproprioI - Amante
FERUScerfcerftraslatoA - Amato/amata
FALSUSguilerguilerproprioI - Amante
GAUDIUMjoiantjoianzproprioI - Amante
FALSUSmentirmentirproprioI - Amante
POSSEpöoirpuisproprioI - Amante
VELLEvoloirvueilproprioI - Amante




Commento:

Ele si riferisce a Amore personificato (v. 10), femminile in a.fr. La dama, assente invece in termini espliciti, compare sotto la metafora del 'cervo che tanto può fuggire' (v. 17; essa verrà sviluppata nella stanza seguente: cfr. vv. 19-27): la sua cattura renderebbe l'amante (si noti la firma di Thiebaut , come di consueto alla terza persona, ma eccezionalmente nel corpo della canzone invece che nell'envoi) l'uomo più felice del mondo.