Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Lorenzo Mainini
Chrétien de Troyes
Erec et Enide

vv. 3807-3814
Enide qui les esgardoit, / a po de duel ne forsenoit. / Qui li veïst son grant duel feire, / Ses poinz detordre, ses crins treire, / et les lermes des iauz cheoir, / leal dame poïst veoir. / Et trop fust fel qui la veïst / se granz pitiez ne l'an preïst


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
CAPUTcrincrinsproprioI - Donna
DOLORdueldueltraslatoI - Donna
FALSUSfelonfelproprioA - Pubblico
OCULUSueiliauzproprioI - Donna
FIDESleällealproprioI - Donna
FLERElarmelermesproprioI - Donna
CORPUSpoingpoinzproprioI - Donna
VIDEREvëoir veïst proprioI - Pubblico
VIDEREvëoir veoirproprioI - Pubblico




Commento:

Enide è rappresentata al culmine del dolore, durante un combattimento fra Erec e un cavaliere rivale. Chrétien coglie l'occassione per spostare il "punto di visto" sul pubblico (spettatore della scena / lettore), prestando a quest'ultimo stati mentali e morali.