Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Guglielmo IX
BdT 183.11, Pos vezem de novel florir

vv. 19-24
Per tal n'ai meins de bon saber / quar vueill so que non puesc aver. / E si·l reprovers me ditz ver: / “Certanamens / a bon coratg'e bon poder, / qui·s ben sufrens”.


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
POTIRIaveravertraslatoI - Amante
CUPEREcoratgecoratgproprioI - Amante
POSSEpoderpoderproprioI - Amante
POSSEpoderpuescproprioI - Amante
SAPORsabersaberproprioI - Amante
PATIsofrirsufrensproprioI - Amante
VELLEvolervueillproprioI - Amante




Commento:

Per l'origine e il senso di bon saber, reso in maniera forse riduttiva nelle traduzioni come 'piacere' (RIQUER 1975, vol. 1, p. 122) o 'gusto' (ZINK 2015, p. 50), si veda MOCAN 2005. La lezione del v. 23 (da intendere come 'volere è potere') è modificata, rispetto all'edizione di Pasero, sulla base di un'intuizione della stessa studiosa MOCAN 2006.