Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Guglielmo IX
BdT 183.7, Farai un vers de dreit nien

vv. 25-30
Amigu' ai ieu, non sai qui s'es: / c'anc no la vi, si m'aiut fes; / ni·m fes que·m plassa ni que·m pes, / ni no m'en cau: / c'anc non ac Norman ni Franses / dins mon ostau.


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
AMORamigaamiguproprioA - Amato/amata
CURAcalercauproprioI - Amante
DOMUSostalostauproprioI - Amante
I - Nobile
GRAVISpesarpesproprioI - Amante
A - Amato/amata
PLACEREplazerplassaproprioI - Amante
A - Amato/amata
SCIENTIAsabersaiproprioI - Amante
VIDEREvezerviproprioI - Amante
A - Amato/amata




Commento:

Per l'ignoranza nei confronti dell'amata, cfr. Jaufre Rudel, BdT 262.3 (in part. vv. 29-30), in chiaro rapporto intertestuale con questo componimento fin dalla serie di negazioni incipitarie BOLOGNA-FASSO 1991.

Segnala LAWNER 1968, p. 157, che al no sai qui s'es di questo vers si contrappone il conosc (reiterato per ben 5 volte) di BdT 183.6, dove la "conoscenza" ostentatamente professata dall'io è di evidente contenuto carnale. 

Sulla coppia Norman ni Franses, cfr. LAWNER 1970, che vi legge, su piani diversi ma possibilmente compresenti, l'opposizione tra l'aristocrazia del Midi e quella settentrionale, la polemica erotico-poetica nei confronti della "scuola di Angers" (per cui cfr. anche MILONE 1980, pp. 143-144), la possibile eco di un proverbio. Per MANETTI-VATTERONI 2009, invece, si tratterebbe di un riferimento a Folco IV o V d'Angiò (cfr. l'invio del componimento enves Anjau, v. 46, secondo parte della tradizione manoscritta), entrambi propensi a sottomettersi tanto al re di Francia quanto a quello di Inghilterra.