Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Giacomo da Lentini
Donna, eo languisco e no so qua·speranza

vv. 1-10
Donna, eo languisco e no so qua·speranza / mi dà fidanza – ch'io non mi disfidi; / e se merzé e pietanza in voi non trovo, / perduta provo – lo chiamar merzede; / che tanto lungiamente ò custumato, / palese ed in celato, / pur di merzé cherere, / ch'i' non·ssaccio altro dire; / e s'altri m'adomanda ched aggio eo, / eo non so dir se non «Merzé, per Deo!».


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
QUAEREREdomandareadomandaproprioA - Sodale
ALIUSaltroaltriproprioA - Sodale
SCIENTIAsapere·ssaccioproprioI - Amante
A - Poeta
QUAEREREchiederecherereproprioI - Amante
DICEREdiredirproprioI - Amante
I - Poeta
DICEREdiredireproprioI - Amante
I - Poeta
DESPERAREdisfidaredisfidiproprioI - Amante
MULIERdonnadonnaproprioA - Amato/amata
FIDESfidanzafidanzaproprioI - Amante
DEPERIRElanguirelanguiscotraslatoI - Amante
MISERICORDIAmercémerzéproprioA - Amato/amata
MISERICORDIAmercémerzedeproprioA - Amato/amata
MISERICORDIApietanzapietanzaproprioA - Amato/amata
SCIENTIAsaperesoproprioI - Amante
SPESsperanzasperanzaproprioI - Amante




Commento:

In questa canzone centrale è il tema della merzé(de) - il sostantivo ricorre ossessivamente in tutte le stanze - non concessa dall'amata, la cui richiesta diventa quindi l'essenza stessa, e la sostanza verbale prima di tutto, del discorso amoroso.