Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Giacomo da Lentini
Uno disïo d'amore sovente

vv. 49-60
Ma sì io son folle ne lo mio pensare / per troppo amare, / ca spero in voi, avenente, / ch'eo non serò perdente: / sì come da voi ebbi guiderdone, / mi traggerete fuor d'ogne casone.


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
AMORamareamareproprioI - Amante
PULCHERavvenenteavenenteproprioA - Amato/amata
INSANUSfollefolletraslatoI - Amante
MERCESguiderdoneguiderdonetraslatoI - Amante
A - Amato/amata
COGITAREpensarepensareproprioI - Amante
PERDEREperdereperdentetraslatoI - Amante
SPESsperaresperoproprioI - Amante
NIMIStroppotroppoproprioI - Amante




Commento:

"Canzone sulla gelosia di chi ha avuto la ricompensa, il guiderdone, ma è costretto a partire (dunque un'altra variante sul tema della separazione e della lontananza ...) e per il timore delle conseguenze non sa se dichiarare la propria condizione di amante fortunato" (ed. Antonelli, p. 238).