Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Giacomo da Lentini
Poi no mi val merzé né ben servire

vv. 19-27
Spessamente disïo e sto al morire, / membrando che m'à miso in ubrïanza / l'amorosa piacente; / senza misfatto no·m dovea punire, / di far partenza de la nostra amanza, / poi tant'è caunoscente. / Temente so' e non ò confortamento, / poi valimento no·m dà, ma pesanza, / e fallami di tutto 'l suo conventi.


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
AMORamanzaamanzaproprioI - Amante
A - Amato/amata
I - Coppia
AMORamorosoamorosaproprioA - Amato/amata
SCIENTIAconoscerecaunoscentetraslatoA - Amato/amata
CONSOLAREconfortamentoconfortamentoproprioI - Amante
PACTUMconventoconventiproprioA - Amato/amata
CUPEREdesiaredisïoproprioI - Amante
FALLEREfallirefallamiproprioA - Amato/amata
MEMINISSEmembraremembrandoproprioI - Amante
ERRORmisfattomisfattoproprioI - Amante
MORSmoriremoriretraslatoI - Amante
NOSnostronostraproprioI - Amante
A - Amato/amata
I - Coppia
ABIREpartenzapartenzaproprioI - Amante
A - Amato/amata
I - Coppia
GRAVISpesanzapesanzatraslatoI - Amante
A - Amato/amata
PLACEREpiacentepiacenteproprioA - Amato/amata
POENApunirepuniretraslatoI - Amante
A - Amato/amata
METUStemeretementeproprioI - Amante
OBLIVISCIoblianzaubrïanzaproprioA - Amato/amata
AUXILIUMvalimentovalimentoproprioI - Amante
A - Amato/amata




Commento:

Come segnala l'ed. Antonelli (pp. 318-320), questa canzone a coblas rigorosamente capfinidas, incentrata sulla "problematica della separazione", sviluppa, in dialogo con trovatori (si noti la ripresa incipitaria di Daude de Pradas, BdT 124.13, Pois merces no·m val ni aiuda, e poi soprattutto il rapporto intertestuale con Gaucelm Faidit, BdT 167.63, Trop malamen) e altri poeti italiani (in part. Iacopo Mostacci, Umile core, e Guido Guinizzelli, Madonna, il fino amor) il tema del leale servizio d'amore: secondo Giacomo da Lentini (contro, ad es., la posizione di Bernart de Ventadorn nella celeberrima canzone della lauzetaBdT 70.43), esso comporta l'incrollabile costanza dell'amante anche quando sia l'amante ad allontanarlo con un'ingiusta accusa di infedeltà (cfr. vv. 32, dice che ’n altra parte ò mia ’ntendanza, e 35, far misleanza). In questo senso, emerge in più punti (vv. 14, 32, 36-39),  il rifiuto esplicito del coinvolgimento amoroso con qualsiasi altra donna.