Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Beatritz de Dia
A chantar m'er de so q'ieu no volria, BdT 46.2

vv. 22-25
Proesa grans q'el vostre cors s'aizina / e lo rics pretz q'avetz m'en atayna, / c'una non sai loindana ni vezina / si vol amar vas vos non si' aclina


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
CORcorcorstraslatoA - Amato/amata
SPATIUMlonhdanloindanaproprioA - Avversario/Avversaria
VIRTUSpretzpretzproprioA - Amato/amata
VIRTUSproezaproesaproprioA - Amato/amata
SPATIUMvezinvezinaproprioA - Avversario/Avversaria




Commento:

Levy (PSW, I, p. 94b) interpreta dubitativamente ataynar nel senso di 'trattenere' (abhalten, zurückhalten): l'amante sarebbe 'trattenuta' nel suo amore dalla constatazione che ogni altra donna che vol amar è attratta dalle virtù del suo amato.