Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Jaufre Rudel
BdT 262.2, Lanquan li jorn son lonc en mai

vv. 15-16
iratz e jauzens m'en partrai, / s'ieu ja la vei l'amor de lonh


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
AMORamoramortraslatoA - Amato/amata
TRISTISiratiratzproprioI - Amante
TEMPUSja japroprioI - Amante
VIDEREvezerveiproprioI - Amante




Commento:

L'ossimoro "triste e gioioso", non raro nel corpus trobadorico (forse a partire dalla fortuna del testo di Jaufre Rudel?), pare esprimere qui il sentimento contrastante provocato dalla visione dell'amata e dal successivo (m'en partrai: si noti l'uso del futuro, rispetto al presente vei) allontanamento dell'amante da lei. Diversamente intende LAZZERINI 1993, "partirò (in direzione di lei)" (più sfumato l'ed. Chiarini: "me ne partirò"), benché non sembra di poter trovare altre attestazioni trobadoriche di una tale accezione laddove il poeta dichiara di s'en partir iratz