Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Giacomo da Lentini
Dolce coninzamento

vv. 1-10
Dolce coninzamento / canto per la più fina / che sia, al mio parimento, / d'Agri infino in Mesina, / cioè la più avenente: / “O stella rilucente / che levi la maitina!”. / Quando m'apar davanti, / li suo' dolzi sembianti / m'incendon la corina.


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
PULCHERavvenenteavenenteproprioA - Amato/amata
CANEREcantarecantoproprioI - Amante
I - Poeta
CORcorinacorinatraslatoI - Amante
DULCISdolcedolcetraslatoI - Poeta
DULCISdolcedolzitraslatoA - Amato/amata
PERFECTUSfinofinaproprioA - Amato/amata
IGNISincendereincendontraslatoI - Amante
A - Amato/amata
LUXrilucererilucentetraslatoA - Amato/amata
VULTUSsembiantesembiantiproprioA - Amato/amata
ASTRUMstellastellatraslatoA - Amato/amata




Commento:

Canzonetta che riporta una sorta di "monologo dialogato, ovvero aperto alle battute dell'interlocutore" (ed. Antonelli, p. 338). Quello che viene cantato è un amore che conosce la reciprocità (cfr.  ad es. v. 15, tu m'ài 'namorata, pronunciato evidentemente dall'amata).