Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Giacomo da Lentini
Uno disïo d'amore sovente

vv. 13-24
E s'eo l'ò detto, temo molto piue / non spiaccia a voi, / a cui servir mi sforzo, donna fina, / ca semo, per leanza ch'è 'ntra noi, / d'uno cor dui: / temer mi face Amore che mi mena. / E se la mia temenza penserete, / più m'amerete, / perché le mie paure / non son se non d'amore: / chi ciò non teme, male amar poria, / e tutta mia paura è gelosia.


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
AMORamareamereteproprioA - Amato/amata
AMORamoreamoreproprioI - Amante
AMORamoreAmoretraslatoA - Amore
DICEREdireò dettoproprioI - Amante
I - Poeta
CORcuorecortraslatoI - Coppia
MULIERdonnadonnaproprioA - Amato/amata
DUOdueduiproprioI - Amante
A - Amato/amata
PERFECTUSfinofinatraslatoA - Amato/amata
INVIDEREgelosiagelosiaproprioI - Amante
FIDESleanzaleanzaproprioI - Amante
A - Amato/amata
I - Coppia
NOSnoinoiproprioI - Coppia
METUSpaurapauraproprioI - Amante
METUSpaurapaureproprioI - Amante
SERVUSservireservirtraslatoI - Amante
VISsforzaresforzoproprioI - Amante
DISPLICEREdispiacerespiacciaproprioA - Amato/amata
METUStemenzatemenzaproprioI - Amante
METUStemeretemerproprioI - Amante
METUStemeretemoproprioI - Amante




Commento:

"Canzone sulla gelosia di chi ha avuto la ricompensa, il guiderdone, ma è costretto a partire (dunque un'altra variante sul tema della separazione e della lontananza ...) e per il timore delle conseguenze non sa se dichiarare la propria condizione di amante fortunato" (ed. Antonelli, p. 238).

L'ò detto (v. 13) si riferisce al disïo d’amore che sovente ... ten la mente (vv. 1-2) dell'amante.