Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Beatritz de Dia
Fin ioi me don' alegransa, BdT 46.5

vv. 17-20
E vos, gelos mal parlan, / no·s cuges qu'eu m'an tarçan / que iois e iovenz no·m plaia, / per tal que dols vos deschaia


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
INVIDEREgelosgelosproprioA - Avversario/Avversaria
GAUDIUMjoi(a)ioisproprioI - Amante
IUVENISjoveniovenzproprioI - Amante
DICEREparlarmal parlanproprioA - Avversario/Avversaria




Commento:

In chiusura l'amante si rivolge direttamente ai lauzengier (già evocati in terza persona ai vv. 6 e 10), con l'epiteto poco comune di gelos (in genere riservato non come qui agli 'invidiosi' ma ai 'gelosi', su tutti il marit) minacciandoli di finire abbattuti dalla sofferenza (dols vos deschaia) al constatare che ella non esita nemmeno un istante (questo il significato del verbo tarçar, v. 18: cfr. Riquer 1975, vol. II, p. 797) nel perseguire il joi d'amore.