Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Conon de Béthune
RS. 629, Chançon legiere a entendre

vv. 43-45
Noblet, je sui fins amans, / si aim la millor eslite / dont onques cançons fust dite


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
AMORameraimproprioI - Amante
AMORamantamansproprioI - Amante
CANEREchançoncançonsproprioA - Amato/amata
I - Poeta
PERFECTUSfinfinsproprioI - Amante
DICEREdirefust diteproprioI - Amante
I - Poeta
BONUSbonmillorproprioA - Amato/amata




Commento:

L'envoi chiude circolarmente il componimento in senso metapoetico, richiamando il termine chançon (cfr. v. 1).

Grazie alla sua presenza in un documento genealogico del 1219, Holger Petersen Dyggve ha potuto dimostrare che lo pseudonimo Noblet, chiamato in causa anche da Gace Brulé (RS 306, 437, 1536) e Pierre de Molins (RS. 1429), si riferisce a Guglielmo V di Garlande, signore di Brie e fedele vassallo di Filippo Augusto (cfr. Dyggve 1942).