Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Annalisa Perrotta
Anonimo
Chanson de Roland

vv. 495-500
Aprés parlat ses filz envers Marsilies,/ e dist al rei : «Guenes ad dit folie; / tant ad errét nen est dreiz que plus vivet: / livrez le mei, jo en ferai la justise». / Quant l'oït Guenes, l'espee en ad branlie; / Vait s'apuier suz le pin a la tige.


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
ERRORerrererrétproprioA - Avversario/Avversaria
A - Cristiano/cristiana
ARMAespeeespeeproprioI - Cavaliere
INSANUSfoliefolietraslatoA - Avversario/Avversaria
A - Cristiano/cristiana




Commento:

Durante l'ambasceria di Gano presso Marsilio, durante la quale si ordisce il tradimento di Roncisvalle, il figlio di Marsilio, Giurfaretto, commenta la lettera mandata da Carlo Magno, che suo padre ha appena riportato nei contenuti: si scaglia contro l'ambasciatore, Gano, accusando l'avversario di dire "folie", e di errare tanto da meritare la morte: il lessico descrive l'atteggiamento aggressivo nei confronti dell'avversario cristiano, a cui Gano risponde mettendo mano alla spada (arma di difesa e insieme oggetto identitario) e appoggiandosi ad un pino.