Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Annalisa Perrotta
Anonimo
Chanson de Roland

vv. 56-60
«[…] Li reis est fiers e sis curages pesmes: / de noz ostages ferat trencher les testes. / Asez est mielz qu'il i perdent les testes, / Que nus perduns clere Espaigne, la bêle, / Ne nus aiuns les mais ne les suffraites !»


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
PULCHERbelbeleproprioI - Cavaliere
LUXclerclereproprioI - Cavaliere
FERUSfierfiersproprioA - Cristiano/cristiana
A - Sovrano/sovrana
LIBERdelivrerpesmesproprioA - Cristiano/cristiana
A - Sovrano/sovrana




Commento:

In questo passo il saraceno Blancandrins sta parlando al consiglio del re Marsilio, suggerendo di promettere tributi e conversione in cambio della fine della guerra e del ritiro dell’esercito francese. Per garanzia dell’impegno preso, i pagani si impegnerebbero a consegnare alcuni ostaggi. Naturalmente, immagina Blancandrins, quando Carlo si accorgerà che la promessa non è stata rispettata, farà uccidere gli ostaggi; ma è meglio perdere gli ostaggi, che la Spagna. Per Blancandrins in questo discorso il sovrano cristiano  è il nemico: perciò le occorrenze “fiers” e “pesmes” sono riferite all’alterità cristiana (il cristiano in questo caso è altro nella prospettiva del parlante). “Clere” e “bele” sono parole riferite a Espaigne, alla terra del cavaliere che parla.; gli aggettivi rappresentano il senso d’appartenenza e la cura del vincolo con la propria terra è un tratto identitario del cavaliere.