Area Lessicale | Lemma | Occorrenza | Senso | Accezione +/- | Identità/alterità |
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PULCHER | bel | bele | proprio | I - Cavaliere | |
LUX | cler | clere | proprio | I - Cavaliere | |
IMPERIUM | cort | curt | proprio | I - Cavaliere | |
IMPERIUM | emperëor | emperere | proprio | I - Cavaliere | |
ARMA | espee | espee | proprio | I - Cavaliere | |
DIVERSUS | estrange | estrange | proprio | A - Cavaliere | |
IMPERIUM | roi | rei | proprio | I - Cavaliere |
Nell'ambasceria a Marsilio, Gano affronta dapprima la minaccia fisica, quando il sovrano saraceno fa per attaccarlo con il giavellotto con le penne d'oro. Per difendersi, estrae un poco la spada dal fodero e si propone - rivolgendosi alla spada stessa - di venderla a caro prezzo. La spada, "bele e clere", è un oggetto fortemente identitario del cavaliere, punto di riferimento nel momento del pericolo: in quanto protegge la vita, rappresenta essa stessa la vita. Non solo la spada definisce il cavaliere in questo passo: la corte e l'imperatore, di cui immagina i giudizi, sono parte del lessico identitario rispetto al quale Guenes si definisce. Se il cavaliere è tale in quanto è legato a una terra, la "estrange cuntree" in cui immagina di morire appartiene all'ambito dell'alterità, rispetto alla quale definisce ciò che è proprio e gli appartiene: la corte, l'imperatore, appunto.