Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Thibaut de Champagne, roi de Navarre
RS 1521, A enviz sent mal qui ne l'a apris

vv. 19-24
je, qui n'os vers li fere proiere / - tant par redout son escondisement -, / g'en deüsse partir, voire par foi, / mès je ne puis veoir en quel maniere. / Estre ne puet ensi, a li m'otroi, / qu'en mon dangier n'est ele de noient.


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
IMPERIUMdangierdangiertraslatoI - Amante
NEGAREescondisementescondisementproprioA - Amato/amata
DONUMotroiierm'otroitraslatoI - Amante
ANIMUSoserosproprioI - Amante
ABIREpartirpartirproprioI - Amante
SACRApriiereproieretraslatoI - Amante
POSSEpöoirpuisproprioI - Amante
METUSdoterredoutproprioI - Amante




Commento:

Dal momento che l'amante non ha il coraggio necessario per 'pregare' l'amata, tanto varrebbe separarsene: ma ciò non è possibile, come per una necessità inespressa (altrove ricorre ossessivamente il verbo estovoir) ma sempre presente nella poesia di Thibaut de Champagne. Dunque non rimane che donarsi del tutto a lei (v. 23), su cui l'amante non ha alcun potere.