Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Giacomo da Lentini
Uno disïo d'amore sovente

vv. 1-9
Uno disïo d'amore sovente / mi ten la mente, / temer mi face e miso m'à in erranza: / non saccio s'io lo taccia o dica nente / di voi, più gente, / no vi dispiaccia, tant'ò in dubitanza. / Ca s'eo lo taccio vivo in penetenza, / ch'Amor mi 'ntenza / di ciò che pò avenire


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
AMORamoreamorproprioI - Amante
AMORamoreAmortraslatoA - Amore
DICEREdiredicaproprioI - Amante
I - Poeta
CUPEREdesiodisïoproprioI - Amante
DISPLICEREdispiaceredispiacciaproprioA - Amato/amata
CURAdubitanzadubitanzaproprioI - Amante
CURAerranzaerranzaproprioI - Amante
NOBILISgentegenteproprioA - Amato/amata
SPIRITUSmentementeproprioI - Amante
CERTAMENintenzarentenzatraslatoA - Amore
PAENITEREpenitenzapenetenzatraslatoI - Amante
SCIENTIAsaperesaccioproprioI - Amante
SILENTIUMtaceretacciaproprioI - Amante
I - Poeta
SILENTIUMtaceretaccioproprioI - Amante
I - Poeta
METUStemeretemerproprioI - Amante




Commento:

"Canzone sulla gelosia di chi ha avuto la ricompensa, il guiderdone, ma è costretto a partire (dunque un'altra variante sul tema della separazione e della lontananza ...) e per il timore delle conseguenze non sa se dichiarare la propria condizione di amante fortunato" (ed. Antonelli, p. 238).