Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Giacomo da Lentini
S'io doglio no è meraviglia

vv. 15-21
Lo meo core eo l'aio lassato / a la dolze donna mia: / dogliomi ch'eo so' allungiato / da sì dolze compagnia; / co·madonna sta lo core, / che de lo meo petto è fore, / e dimora in sua bailia.


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
SPATIUMallungareallungiatoproprioI - Amante
IMPERIUMbaliabailiatraslatoI - Amante
A - Amato/amata
SOCIUScompagniacompagniaproprioA - Amato/amata
CORcuorecoretraslatoI - Amante
QUERIdolersidogliomiproprioI - Amante
DULCISdolcedolzetraslatoA - Amato/amata
MULIERdonnadonnaproprioA - Amato/amata
MULIERmadonnamadonnaproprioI - Amante
CORPUSpettopettoproprioI - Amante




Commento:

Il tema del cuore dell'amante separato dal suo corpo in quanto dimora presso l'amata è assai frequentato dai trovatori, in particolare da Jaufre Rudel e soprattutto da Bernart de Ventadorn, citati nell'incipit di questa canzone.