Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Giacomo da Lentini
Meravigliosa-mente

vv. 19-27
Avendo gran disio / dipinsi una pintura, / bella, voi simigliante, / e quando voi non vio / guardo 'n quella figura, / par ch'eo v'aggia davante: / come quello che crede / salvarsi per sua fede, / ancor non veggia inante.


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
PULCHERbellobellaproprioA - Amato/amata
FIDEScrederecredetraslatoI - Amante
IMAGOpingeredipinsiproprioI - Amante
CUPEREdesiodisioproprioI - Amante
FIDESfedefedetraslatoI - Amante
IMAGOfigurafiguraproprioA - Amato/amata
VIDEREguardareguardoproprioI - Amante
IMAGOpinturapinturaproprioI - Amante




Commento:

La terza stanza riprende dalla prima la sovrapposizione tra l'amante e il pittore, che diviene qui una concreta immedesimazione (l'amante è pittore), mentre si introduce una nuova similitudine: quella tra lo stesso amante e il buon fedele (quello che crede salvarsi per sua fede), il quale non ha bisogno di vedere per credere (ancor non veggia inante).