Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Thibaut de Champagne, roi de Navarre
RS 407, De bone amor vient seance et bonté

vv. 33-40
Li cous fu granz, il ne fet qu'enpoirier, / ne nus mires ne m'en porroit saner, / se cele non qui le dart fist lancier. / Se de sa main i daignoit adeser, / bien en porroit le coup mortel oster / a tout le fust, dont j'ai grant desirrier; / mès la pointe du fer n'en puet sachier, / qu'ele bruisa dedenz au cop doner.


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
MANUSadeseradesertraslatoA - Amato/amata
VERBERcoupcoptraslatoA - Amato/amata
VERBERcoupcouptraslatoI - Amante
VERBERcoupcoustraslatoI - Amante
HONOSdeignierdaignoitproprioA - Anima
ARMAdartdarttraslatoA - Amato/amata
CUPEREdesirrierdesirrierproprioI - Amante
MALUSempirierenpoirierproprioI - Amante
ARMAlancierlanciertraslatoA - Amato/amata
MANUSmainmainproprioA - Amato/amata
SALUSmiremirestraslatoA - Amato/amata
MORSmortelmorteltraslatoI - Amante
SALUSsanersanertraslatoA - Amato/amata




Commento:

Questa strofa, capfinida rispetto alla precedente (cfr. cous al v. 31), ne costituisce una cospicua amplificatio, spiegando la natura del 'colpo' ricevuto al cuore dall'amante: si tratta di una freccia, che solo colei che ha lanciato potrebbe, se lo volesse, estrarre dal corpo di lui (fuor di metafora: volgersi a lui, deponendo la propria altera indifferenza), salvandolo così dalla morte per amore, che nessun medico sarebbe invece in grado di evitargli. Solo la 'punta di ferro' (v. 39) rimarrà, comunque, per sempre conficcata nel cuore dell'amante, a significare l'inestirpabilità del sentimento (la materia di cui sono composte le frecce dell'Amor sagittarius descritto da molti autori lirici, è menzionata ad es. nella famosa canzone allegorica di Guiraut de Calanso, BdT 243.2, Celeis cui am de cor e de saber).