Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Conon de Béthune
RS. 303, Si voiremant con cele don je chant

vv. 33-40
Encor devis comment je li dirai / la grant dolor que j'en trais senz anui, / ke tant l'ador et desir, kant g'i sui, / que ne li os descovrir ma raison ; / si va de moi con fait del champion / qui de lon tens aprent a escremir, / et kant il vient ou champ as cous ferir, / si ne seit rien d'escu ne de baston.


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
VENERARIaoreradortraslatoI - Amante
A - Amato/amata
AVISalausaanuiproprioI - Amante
CERTAMENchampionchampiontraslatoI - Amante
CUPEREdesirrerdesirproprioI - Amante
DOLORdolordolortraslatoI - Amante
ANIMUSoserosproprioI - Amante
SCIENTIAsavoirseitproprioI - Amante




Commento:

Questa strofa riprende gli argomenti delle due precedenti: la totale mancanza di coraggio dell'amante (cfr. vv. 25-32 e DRAGONETTI 1959) e una comparazione intesa a rappresentarne l'inettitudine pratica, a fronte dell'ottima preparazione teorica. Se ai vv. 17-24 si trattava di una similitudine con il giocatore di scacchi, qui viene evocato il "campione" espertissimo di "scherma", che si scopre incapace di combattere una volta sceso in campo.