Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Thibaut de Champagne, roi de Navarre
RS 324, Fueille ne flor ne vaut riens en chantant

vv. 25-32
Se je li di: “Dame, je vous aim tant”, / ele dira je la vueil engingnier, / ne je n'ai pas ne sens ne hardement / qu'encontre li m'osasse desresnier. / Cuers me faudroit, qui me devroit aidier, / ne parole d'autrui n'i vaut noient. / Que ferai je ? Conseilliez moi, amant ! / Li quels vaut melz, ou parler ou lessier ?


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
AMORameraimproprioI - Amante
AMORamantamantproprioI - Amante
A - Sodale
ALIUSautreautruiproprioA - Sodale
CONSILIUMconseillierConseilliezproprioA - Amante
A - Sodale
CORcuercuerstraslatoI - Amante
MULIERdameDameproprioA - Amato/amata
IUSdesraisnier desresniertraslatoI - Amante
DICEREdirediproprioI - Amante
ANIMUShardementhardementproprioI - Amante
ANIMUSoserosasseproprioI - Amante
DICEREparoleparoletraslatoA - Sodale
SAPIENTIAsenssensproprioI - Amante




Commento:

Dinanzi alla prospettiva che l'amata rifiuti la sua dichiarazione d'amore considerandola falsa e di dover così affrontare una disputa per la quale gli manca il coraggio (vv. 27-29) e in cui non gli gioverebbe alcuna intercessione (v. 30), l'io lirico si rivolge per un consiglio alla comunità degli amanti: sarà meglio parlare o tacere?