Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Giacomo da Lentini
Madonna, dir vo voglio

vv. 5-16
Oi lasso, lo meo core, / che 'n tante pene è miso / che vive quando more / per bene amare, e teneselo a vita. / Dunque mor'e viv'eo? / No, ma lo core meo / more più spesso e forte / che no faria di morte – naturale, / per voi, donna, cui ama, / più che se stesso brama, / e voi pur lo sdegnate: / Amor, vostra ‘mistate – vidi male.


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
AMORamistà'mistateproprioA - Amore
AMORamareamareproprioI - Amante
AMORamoreAmortraslatoA - Amore
CUPEREbramarebramaproprioI - Amante
CORcuorecoretraslatoI - Amante
MULIERdonnadonnaproprioA - Amato/amata
MORSmoriremoretraslatoI - Amante
AFFLICTIOpenapeneproprioI - Amante
CONTEMNEREsdegnaresdegnateproprioA - Amato/amata




Commento:

Si esprime in questi vv. il “senso lirico profondo del tormento amoroso e della relazione vita-morte, … connessa … al rifiuto della donna e/o alla separazione e così intrinseca alla fenomenologia laica d’amore” (ed. Antonelli, p. xliv).