Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Bernart de Ventadorn
BdT 70.9, Bel m'es can eu vei la brolha

vv. 33-40
Ma razo chamja e vira; / mas eu ges de lei no·m vir / mo fi cor, que la dezira / aitan que tuih mei dezir / son de lei per cui sospir. / E car ela no sospira, / sai qu'en lei ma mortz se mira, / can sa gran beutat remir.


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
PULCHERbeutatbeutatproprioA - Amato/amata
CORcorcortraslatoI - Amante
CUPEREdezirdezirproprioI - Amante
CUPEREdezirardeziraproprioI - Amante
PERFECTUSfinfiproprioI - Amante
MORSmortmortztraslatoI - Amante
RATIOrazorazoproprioI - Amante
VIDEREmirarremirproprioI - Amante
SPIRITUSsospirarsospirproprioI - Amante
SPIRITUSsospirarsospiraproprioA - Amato/amata
MUTAREvirarvirproprioI - Amante




Commento:

Il rim derivatiu (le parole-rima della stessa cobla sono etimologicamente collegate) è utilizzato da Bernart per rendere con insistenza la contrapposizione tra la sottomissione dell'amante e l'atteggiamento altero e capriccioso dell'amata.