Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Guido Guinizzelli
Lo fin pregi' avanzato

vv. 27-39
La sua beltà piagente / e ‘l fin amor ch'è puro / inver' me che son puro, / in lei tutt' à piagenza; / regn' a pregio valente / e valor che non pur ò / dire sì alt' o puro, / tant' à vera piagenza: / già per cui lo meo core / altisce in tal lucore / che si ralluma come / salamandra ‘n foco vive, / ché ‘n ogne parte vive – lo meo core.


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
ALTUSaltoalt'traslatoA - Amato/amata
ALTUSaltirealtiscetraslatoI - Amante
AMORamoreamorproprioI - Amante
PULCHERbeltàbeltàproprioA - Amato/amata
CORcuorecoretraslatoI - Amante
PERFECTUSfinofinproprioI - Amante
IGNISfuocofocotraslatoI - Amante
A - Amato/amata
LUXlucorelucoretraslatoA - Amato/amata
PLACEREpiacentepiagenteproprioA - Amato/amata
PLACEREpiacenzapiagenzaproprioI - Amante
VIRTUSpregiopregioproprioA - Amato/amata
PERFECTUSpuropuroproprioI - Amante
A - Amato/amata
IGNISallumarerallumatraslatoI - Amante
IMPERIUMregnareregnatraslatoA - Amato/amata
FERUSsalamandrasalamandratraslatoI - Amante
VIRTUSvalentevalentetraslatoI - Amato/amata
VIRTUSvalorevalorproprioA - Amato/amata




Commento:

La descrizione fisica e morale dell'amata introduce l'apoteosi (per così dire: si noti l'impiego del raro verbo altire) del cuore dell'amante, capace di sopravvivere in mezzo al fuoco come la salamandra dei bestiari (l'accostamento, che ha larga fortuna nella lirica duecentesca non solo italiana, è già in Giacomo da Lentini, Madonna dir vo voglio, vv. 27-28).