Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Bernart de Ventadorn
BdT 70.26, Lancan vei per mei la landa

vv. 22-27
Deus, que tot lo mon garanda, / li met' en cor que m'acolha, / c'a me no te pro vianda / ni negus bes no m'aonda. / Tan sui vas la bela doptans, / per qu'e·m ren a leis merceyans


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
DOMUSaculhiracolhatraslatoA - Amato/amata
PULCHERbelbelaproprioA - Amato/amata
CORcorcortraslatoA - Amato/amata
DEUSDeuDeusproprioA - Dio
METUSdoptardoptansproprioI - Amante
QUAEREREmercejarmerceyansproprioI - Amante




Commento:

L'invocazione a Dio perché intervenga al fine di migliorare la condizione dell'amante in pena - qui convincendo l'amata ad accoglierlo - è ricorrente nei testi di Bernart de Ventadorn (cfr., per una formulazione simile a quella del v. 22, BdT 70.25, v. 21: Deus, que·l mon chapdela).