Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Bernart de Ventadorn
BdT 70.25, Lancan vei la folha

vv. 13-24
Estranha novela / podetz de me auzir, / que, can vei la bela / que·m soli' acolhir, / era no m'apela / ni·m fai vas se venir. / Lo cor sotz l'aissela / m'en vol de dol partir. / Deus, que·l mon chapdela, / si·lh platz, m'en lais jauzir, / que s'aissi·m revela, / no·i a mas del morir.


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
DOMUSaculhiracolhirtraslatoA - Amato/amata
AUDIREauzirauzirproprioA - Pubblico
PULCHERbelbelaproprioA - Amato/amata
IMPERIUMcapdelarchapdelhatraslatoA - Dio
CORcorcortraslatoI - Amante
DEUSDeuDeusproprioA - Dio
DOLORdoldoltraslatoI - Amante
ALIUSestranhestranhaproprioI - Amante
I - Poeta
GAUDIUMjauzirjauzirproprioI - Amante
MORSmorirmorirtraslatoI - Amante
NOVUS novelanovelatraslatoI - Amante
I - Poeta
CERTAMENrevelarrevelatraslatoA - Amato/amata




Commento:

L'estranha novela (a rigore non così strana nella fenomenologia dell'amore descritto dai trovatori, e in particolare da Bernart stesso: l'aggettivo sarà piuttosto da intendere come un'insistenza sulla singolare sorte dell'io lirico, che si pretende diversa da quella di tutti gli altri) che il pubblico può ascoltare è rappresentata dal capriccioso mutare dell'atteggiamento dell'amata nei confronti dell'amata: un tempo benevola e accogliente, ora del tutto indifferente.