Area Lessicale | Lemma | Occorrenza | Senso | Accezione +/- | Identità/alterità |
---|---|---|---|---|---|
ALIUS | alhor | alhor | proprio | – | A - Amato/amata |
ALIUS | autre | autrui | proprio | A - Avversario/Avversaria | |
GAUDIUM | jauzir | jausitz | proprio | I - Amante | |
GAUDIUM | joi(a) | joi | proprio | I - Amante | |
GAUDIUM | joi(a) | joi | traslato | I - Amante | |
VIRTUS | valor | valor | proprio | I - Amante | |
VIRTUS | valor | valor | traslato | I - Cavaliere |
La stanzialità e la fiduciosa pazienza qui propugnate si contrappongono all'irrequietezza, all'inesauribile pulsione verso l'altrove e al tendenziale pessimismo maggioritariamente espressi nel resto del corpus del trovatore (si veda, su tutte, la canzone dell'amor de lonh, BdT 262.2). Ciò ha spinto parte della critica a invocare anche per Jaufre Rudel, come per il suo interlocutore Guglielmo IX, il concetto (proposto da RAJNA 1928) di "bifrontismo". MENEGHETTI 1980 (pp. 154-155) parla per questo testo di "capolavoro dell'ambiguità rudelliana".
Una linea di lettura intende l'amore su cui il testo è incentrato come il sentimento ideale in opposizione alla concupiscenza carnale (cfr. ad es. l'ed. Chiarini, che confuta la posizione conciliatoria di BELTRAMI 1978), tra i quali sarebbe rappresentata una "pugna spiritualis" (LAZZERINI 1993, pp. 194-197). Un'interpretazione socio-politica del componimento, proprio a partire da questi versi, vedrebbe invece nel joi il feudo di cui Jaufre era stato temporaneamente spossessato: la restaurazione della valor sociale e materiale equivarrebbe, in tal senso, a un vero e proprio "recupero dell'identità" (l'espressione è di KOEHLER 1978).