Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Bernart de Ventadorn
BdT 70.17, En cossirer et en esmai

vv. 33-40
E doncs, ela, cal tort m'i fai, / qu'ilh no sap per que s'esdeve? / Deus! devinar degra oimai / qu'eu mor per s'amor! Et a que? / Al meu nesci chaptenemen / et a la gran vilania / per que·lh lenga m'entrelia / can eu denan leis me prezen.


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
AMORamoramorproprioI - Amante
MISERcaitiulengatraslatoI - Amante
I - Poeta
MORSmorirmortraslatoI - Amante
STULTUSnescinesciproprioI - Amante
SCIENTIAsabersapproprioA - Amato/amata
INIURIAtorttortproprioA - Amato/amata
RUSvilaniavilaniatraslatoI - Amante




Commento:

Prosegue il monologo interiore dell'amante, caratterizzato da domande e risposte (cfr. pure i vv. 9-24). Benché l'amata non possa conoscere il sentimento dello spasimante per via del suo silenzio, dovrebbe averlo quantomeno inferito dal suo atteggiamento e dal suo stesso sconveniente tacere (la gran vilania / per que·lh lenga m’entrelia): tale il tort che le va imputato.