Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Giacomo da Lentini
Poi no mi val merzé né ben servire

vv. 28-36
Conventi mi fece di ritenere / e donaomi una gio' per rimembranza, / ch'eo stesse allegramente. / Or la m'à tolta per troppo savere, / dice che 'n altra parte ò mia 'ntendanza, / ciò so veracemente: / non sente lo meo cor tal fallimento, / né ò talento di far misleanza, / ch'eo la cangi per altra al meo vivente.


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
GAUDIUMallegroallegramenteproprioI - Amante
ALIUSaltroaltraproprioA - Donna
MUTAREcangiarecangiproprioI - Amante
PACTUMconventoconventiproprioA - Amato/amata
CORcuorecortraslatoI - Amante
DONUMdonaredonaomiproprioA - Amato/amata
ERRORfallimentofallimentoproprioI - Amante
GAUDIUMgioiagioproprioI - Amante
A - Amato/amata
FALSUSmisleanzamisleanzaproprioI - Amante
AMORintendenzantendanzaproprioI - Amante
SPATIUMpartepartetraslatoA - Donna
MEMINISSEmembranzarimembranzaproprioI - Amante
SCIENTIAsaperesaveretraslatoA - Amato/amata
SENTIRIsentiresenteproprioI - Amante
SCIENTIAsaperesoproprioI - Amante
CUPEREtalentotalentoproprioI - Amante




Commento:

Come segnala l'ed. Antonelli (pp. 318-320), questa canzone a coblas rigorosamente capfinidas, incentrata sulla "problematica della separazione", sviluppa, in dialogo con trovatori (si noti la ripresa incipitaria di Daude de Pradas, BdT 124.13, Pois merces no·m val ni aiuda, e poi soprattutto il rapporto intertestuale con Gaucelm Faidit, BdT 167.63, Trop malamen) e altri poeti italiani (in part. Iacopo Mostacci, Umile core, e Guido Guinizzelli, Madonna, il fino amor) il tema del leale servizio d'amore: secondo Giacomo da Lentini (contro, ad es., la posizione di Bernart de Ventadorn nella celeberrima canzone della lauzetaBdT 70.43), esso comporta l'incrollabile costanza dell'amante anche quando sia l'amante ad allontanarlo con un'ingiusta accusa di infedeltà (cfr. vv. 32, dice che ’n altra parte ò mia ’ntendanza, e 35, far misleanza). In questo senso, emerge in più punti (vv. 14, 32, 36-39),  il rifiuto esplicito del coinvolgimento amoroso con qualsiasi altra donna.