Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Thibaut de Champagne, roi de Navarre
RS 2026, Savez por quoi Amors a non amors

vv. 28-36
Se je m'en duil, ne fait a merveillier, / que Deus la fist pour gent faire doloir. / La ou Amors la m'amena veoir / oi je adès un tres douz atochier / qu'ele me fist de sa blanche main tendre, / quant par la main me prist au salu rendre. / Mieuz aim la main dont me volt adeser / que l'autre cors ou ce me fait penser, / car dou confort set Amors as siens rendre.


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
MANUSadeseradeserproprioA - Amato/amata
AMORamorAmorstraslatoA - Amore
CONSOLAREconfortconfortproprioA - Amore
CORPUScorscorsproprioA - Amato/amata
DOLORdoloirdoloirtraslatoI - Amante
QUERIsoi doloirduilproprioI - Amante
GENSgentgentproprioI - Amante
MANUSmainmainproprioI - Amante
A - Amato/amata
COGITAREpenserpenserproprioI - Amante
SALUSsalutsaluproprioA - Amato/amata
DULCISdouztres douztraslatoA - Amato/amata
VIDEREvëoir veoirproprioI - Amante
VELLEvoloirvoltproprioA - Amato/amata




Commento:

La mano dell'amata: questo l'argomento della stanza, che verrà ripreso nell'envoi. L'amante afferma di preferirla al resto del corpo di lei, accessibile soltanto con l'immaginazione (v. 37), in quanto ha potuto averne esperienza sensibile (l'episodio del saluto con il toccarsi delle mani, riportato ai vv. centrali 31-33), il cui ricordo è il conforto che Amore concede alle sue pene (cfr. l'envoi, vv. 46-49).