Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Bernart de Ventadorn
BdT 70.36, Pois preyatz me, senhor

vv. 55-60
Mon Escuder e me / don Deus cor e talan / c'amdui n'anem truan. // Et el en men ab se / so don a plus talan, / et eu Mon Aziman!


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
DUOabdosamduiproprioI - Amante
A - Sodale
MATERIAadimanAzimantraslatoA - Amato/amata
CORcorcortraslatoI - Amante
A - Sodale
DEUSDeuDeusproprioA - Dio
SOCIUSescudierEscudertraslatoA - Sodale
CUPEREtalentalanproprioI - Amante
A - Sodale




Commento:

Lo pseudonimo Mon Escuder si riferisce con ogni probabilità a un sodale del poeta (cfr. ed. Appel, pp. 210-211), cui può meglio convenire la confidenza con cui questi ne parla, piuttosto che al re d'Inghilterra Enrico II Plantageneto come riteneva N. Zingarelli: . Mon Aziman ('il mio magnete') è, invece, come altrove, la donna amata (la metafora è esplicitata in BdT 70.26, vv. 41-42).