Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Bernart de Ventadorn
BdT 70.15, Chantars no pot gaire valer

vv. 15-18
Amor blasmen per no-saber, / fola gens; mas leis no n'es dans, / c'Amors no·n pot ges dechazer, / si non es amors comunaus.


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
AMORamorAmortraslatoA - Amore
AMORamorAmorstraslatoA - Amore
VITUPERAREblasmarblasmenproprioA - Avversario/Avversaria
DAMNUMdandansproprioA - Amore
A - Avversario/Avversaria
DAMNUMdecazerdechazertraslatoA - Amore
INSANUSfolfolatraslatoA - Avversario/Avversaria
GENSgengensproprioA - Avversario/Avversaria
SCIENTIAsabersaberproprioA - Avversario/Avversaria




Commento:

La terza (questa) e la quarta cobla di questa canzone si concentrano sui nemici della fin'amor: i lauzenger che ne dicono male per ignoranza (v. 15) e le donne che lo sviliscono facendone mercimonio (vv. 24-25). Ma il vero amore non ne è affatto danneggiato (Amore personificato in ogni caso: da preferire la maiuscola, anche contro l'opinione degli editori, al v. 17): in entrambi i casi, infatti, quello che è chiamato in causa è un sentimento già di per sé di bassa lega (comunaus, v. 18: si può essere d'accordo con LAZAR 1966, p. 239, che la traduzione dell'ed. Appel, 'gegenseitige, erwiderte, belohnte Liebe' è improbabile in questo contesto).