Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Jaufre Rudel
BdT 262.6, Quan lo rossinhols el foillos

vv. 8-14
D'aquest'amor sui tan cochos / que, quant eu vauc vas leis corren, / vejaire m'es qu'a reusos / m'en torn e qu'ela m'an fugen. / E mos cavals i cor tan len, / greu er c'uimais i ateingna / s'Amors no la·m fa remaner


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
AMORamoramortraslatoA - Amato/amata
AMORamorAmorstraslatoA - Amore
EQUUScavalcavalsproprioI - Amante
I - Cavaliere
CUPEREcochoscochosproprioI - Amante
SPATIUMfugirfugenproprioA - Amato/amata




Commento:

Il motivo della lontananza dell'amata (da identificare, a quanto pare, nel primo amor), cruciale nella concezione poetica dell'amore di Jaufre Rudel (cfr. BdT 262.2 e 262.5), è qui declinato plasticamente nel senso di una frustrante e paradossale irraggiungibilità: l'amante si rappresenta come un cavaliere al galoppo che più spinge il proprio destriero verso la meta, più finisce per farla allontanare da sé.