Repertorio di lessico e immagini dell'identità e dell'alterità nella letteratura dell'Europa medievale

Passi

responsabile della scheda: Federico Saviotti
Giacomo da Lentini
Guiderdone aspetto avere

vv. 43-56
Donna mia, ch'eo non perisca: / s'eo vi prego, no vi 'ncresca / mia preghera. / Le bellezze che 'n voi pare / mi distringe, e lo sguardare / de la cera; / la figura piacente / lo core mi diranca: / quando voi tegno mente / lo spirito mi manca – e torna in ghiaccio. / Né-mica mi spaventa / l'amoroso volere / di ciò che m'atalenta, / ch'eo no lo posso avere, – und'eo mi sfaccio.


Area LessicaleLemmaOccorrenzaSensoAccezione +/-Identità/alterità
DISPLICEREincrescere'ncrescaproprioA - Amato/amata
AMORamorosoamorosoproprioI - Amante
PLACEREattalentareatalentaproprioI - Amante
POTIRIavereaveretraslatoI - Amante
PULCHERbellezzabellezzeproprioA - Amato/amata
VULTUSceraceraproprioA - Amato/amata
CORcuorecoretraslatoI - Amante
TOLLEREdirancaredirancatraslatoI - Amante
A - Amato/amata
CAPEREdistringeredistringetraslatoI - Amante
A - Amato/amata
MULIERdonnadonnaproprioA - Amato/amata
VULTUSfigurafiguraproprioA - Amato/amata
FRIGUSghiaccioghiacciotraslatoI - Amante
MORSperireperiscatraslatoI - Amante
PLACEREpiacentepiacenteproprioA - Amato/amata
POSSEpoterepossoproprioI - Amante
VENERARIpreghierapregheratraslatoI - Amante
SACRApregarpregotraslatoI - Amante
DEPERIREsfarsisfacciotraslatoI - Amante
VIDEREguardaresguardareproprioI - Amante
METUSspaventarespaventaproprioI - Amante
SPIRITUSspiritospiritoproprioI - Amante
VELLEvolerevolereproprioI - Amante




Commento:

Questa stanza finale non torna sul tema della speranza, onnipresente nel resto del testo, concentrandosi piuttosto, dopo la topica preghera rivolta alla misericordia dell'amata di non abbandonare l'amante alla sua sorte di morire per le pene d'amore, sugli effetti psicosomatici di queste ultime. In particolare, il ghiaccio si oppone qui al "fuoco d'amore" predominante nella poetica di Giacomo da Lentini.